ho preso le pupille per lasciarti più spazio nell’ora della veglia. Potessi, ti farei sentire il sapore dell’elettricità. prude la passamaneria, e gli uccelli scambiano per bacche il vermiglio. ti adoro mentre slavi il pieno e ti buchi. adesso aspettiamo, è ancora presto; ma vale la pena iniziare a prepararsi – tu indossa tutte le perle ch’io mi spoglio lenta e confeziono i nodi. tesoro, non imparare nessuna lingua – quando ti metteranno l’organo basterà il tuo fiato per radunare le capre ed i galli. la tua bellezza salverà il mondo – o quanto meno ne garantirà il commiato.