ed io non lo so. perchè non sono capace di leggere i massimi sistemi. le strategie internazionali. e mi sento ignorante. a tratti consapevolmente indifferente. quindi criminale. però a tutte queste facce arrabbiate. alle chiacchiere sul caffè. ed alle certezze di come andrà il mondo da domani … io non lo so. però mi viene da restare, ancora di più; vicino estremamente vicino a chi mi è accanto e partire dall’unica dimensione che sono in grado di conoscere. di provarci, quanto meno e senza statistiche, voti, oppure opinioni. l’altro. e me. perchè esiste anche una politica privata. intima. poetica. e vado a rileggermi i padri di quella poesia che faceva politica perchè alla base di ogni piramide c’è sempre l’uomo. l’uomo senza nome soprattutto ma che può con un gesto (apparentemente) invisibile compiere rivoluzioni.