ti perdono per la prima peluria. perchè del mondo terra hai sentito giusto quanto frana. ti perdono perchè sono stata mulino, spaventa passeri e girandola pure io nel campo immenso piu grande della casa. ti perdono perchè le parole a questa generazione sanno proprio di elio e di ortica. ti perdono perchè non c’è cattiveria nell’inganno di un disperso. ti perdono ma fa male. e raccolgo le stelle filanti, i diamanti, le beatitudini ed il volume alto. vado via. con la gonna sgualcita e le gambe stanche.