la vedevo mentre puntava lo spigolo delle scale e già con la mano destra raccoglieva in un fazzoletto di pizzo gocce di sangue, la vedevo quando camminava lenta e stortava le anche in cerca di qualche sasso su cui pesare da un lato e cadere frettolosamente a terra sporcandosi la cipria di letame, la vedevo quando ascoltava attaccata alle casse complessi rock e strizzava gli occhi in attesa di non sentire più niente