A due uomini in treno: al di là del muro, ad est; c’è un gruppo di ragazzi – età indefinita – giocano con una palla fatta di pelle, di paglia, di filo, di diamanti pare e lasciano cadere il sole fino ai calzini senza dormire continuano a giocare; ad ovest, c’è un gruppo di ragazzi – età indefinita – camminano, mangiano, lavorano, sparano, parlano, urlano, dormono, fanno l’amore, sono ossessionati, viziati, maldestri e vanno a fare la spesa. il muro ha un buco. ad ovest parlano male di quelli dell’est. l’est non sa parlare. e forse nemmeno ben conosce l’ovest. i custodi del buco, due uomini, talvolta tolgono dal buco la mollica di pane ed avvicinano uno dell’ovest e lo lasciano guardare. accade sempre in quel momento che la palla fatta di pelle, di paglia, di filo, di diamanti pare cada per terra e nel rimbalzo ne perda uno di diamanti e questo diamante finisca nell’occhio dell’uno dell’ovest. quell’uno dell’ovest continua a camminare, mangiare, lavorare, sparare, parlare, urlare, dormire, fare l’amore, essere ossessionato, viziato, maldestro e va a fare la spesa ma non parla più male di quelli dell’est e la notte sogna anche. si, sogna.