mi hanno detto che il vino fa cantare. resto stonata persino nella mia aria lirica. voglio arrivare alle note più alte, quelle che crepano il vetro e fanno agitare le mandrie. preferisco non tornare astemia, portare dei pendenti a grappolo e succhiare il singhiozzo, sentire quel retrogusto di vomito agitato e fermo nella gola. disorientata guardo la notte e barcollo. se arriverò al sonno sarà per esaurimento.
Samanta Cinquini
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