oggi mi sono ricordata di quando mamma mi mandava a comprare il pane, o le uova appena fuori casa ma io prendevo quei pochi passi come un grande viaggio e mi preparavo ogni volta alla partenza sull’uscio di casa con i soldi stretti nella mano ed in mente il resto preciso da chiedere. mi sono anche ricordata com’è essere nata e cresciuta in un piccolo paese fatto di oratorio, chiesa, piazza, cimitero, valle e tante persone alla finestra o fuori nei cortili. oggi mi sono ricordata delle corone di carta che si facavano all’asilo per i compleanni, della corsa con il cucchiaio o dei sacchi, dei dolci dopo messa, del dente rotto sui pietrini, dei vestiti da donna che ti facevano sentire grande, dei primi funerali, del seminarista, e dell’intervallo a scuola. è incredibile tornare a casa e ritrovarsi bambini, qualsiasi età si abbia o per quante rughe abbiano gli altri ogni cosa ha l’aspetto che aveva quando ti sembrava l’unica cosa al mondo ed ancora t’illudi con tale entusiasmo possa restare eterno. nel bene e nel male.
Samanta Cinquini
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