vorrei non sentire così male quando pronuncio il tuo nome. mi piacerebbe fosse un suono come lo è il nome di tutti gli altri. un suono piacevole, o meno ma pur sempre un suono. invece è come se il tuo nome avesse il potere di graffiarmi i polmoni ed il cervello nonchè il cuore e mi sentissi ogni volta in riabilitazione con la bocca stanca e le lacrime gonfie ferme in esubero fin dentro le orecchie.
Samanta Cinquini
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