Ti facevi il bagno dentro alla piscina gonfiata dal contorno traforato di pesciolini colorati nonchè esotici. e fumavi la pipa mentre a petto nudo riflettevi l’aria cocente. allora potevo solo immaginare il desiderio delle donne fuori dal cancello, in corte verso dopo casa. io ero piccola e stavo appoggiata con le caviglie tese sulle tue clavicole tenendo la bocca aperta per far entrare ogni vapore. potevamo restare così, posati, per sempre. Eri fortissimo.
Samanta Cinquini
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