Giocare con il diavolo in un bosco sotto casa avere gli occhi di un angelo ed essere protetta da un gruppo di pazzi impiccati alla noia. non ne avevo intenzione. ti ricordo nel tuo mantello nero picchiare la faccia ed il buio fino ad urlare sanguigno il mio nome. ti ho amato per le emorragie. mi hai annegato sepolta con i fiori. ma non siamo morti. nemmeno quella volta. bestia beata hai succhiato i miei 17 anni come fossi la coda del gambero. ti conto sul capello bianco che cade.
Samanta Cinquini
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