vorrei chiedere a mia madre, per davvero, cosa guarda con tremore. vorrei chiedere agli ultimi contadini, per davvero, cosa guardano per credere dopo la terra. vorrei chiedere agli ultimi, per davvero, cosa guardano per non lasciare. vorrei chiedere agli ignoranti, per davvero, cosa guardano per la fame. vorrei chiedere ai bambini, per davvero, cosa guardano con stupore. vorrei chiedere alle folle, per davvero, cosa guardano ancora. vorrei chiedere agli artisti, per davvero, cosa guardano davvero. vorrei chiedere ai sovrani, per davvero, cosa guardano per ridere. cosa è, cosa non è la poesia. l’arte. il sublime. l’infinito. l’assoluto. ed insomma, cosa è – questo affanno alla creazione. vorrei chiedere, a me, per davvero, cosa guardo con onestà.
Samanta Cinquini
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