questo è il tempo del talent. degli acrobati. dello stupore. del “the best”. delle classifiche. dei “top”. eppure niente di tutto questo ci avvicina. aumentano le distanze. e le comunità sono internet. non è una critica. un giudizio. un’opinione. solo un pensiero. io, amante dell’immagine inizio a vedere crepe persino dove prima guardavo l’impeccabile bellezza ergere e tracciare un’ecologia della mente (cit). io, che preferivo le “élite” e fuggivo la presunta mediocrità (beata ingenua presunzione) adesso vorrei solo unirmi ad un movimento del popolo. io, che non ho più identità ma solo proiezioni al “contest”. che cosa resta se non la magia per tentare di ricomporre il separato?