l’ho promesso. ed il toro si è scontrato con la pecora. allora fiumi di sangue denso, grosso proprio ingordo sono affluiti fino agli ultimi nati. ed è giunta l’ora dei sacrifici. chi metteva sul fuoco la carne degil avanzi, chi si strappava dall’ascella pezzi di corpo. non c’era nessuno rimasto in disparte. era una folla di fedeli cantati. le ugole sguaiate. non si capiva bene quale fosso il Dio risorto ma era accaduto e qualcuno aveva spostato le pietre. chiamate Maria. chiamate Maddalena. Chiamate il gallo che canta più di tre volte. fate diventare le croci delle panche. e sedetevi tutti alla destra dell’unto. arriverà latte, arriverà miele dentro trote sventrate. si doreranno le lische e si useranno come aspensori. benedite il verme. ed immergete nell’aceto la mela con lo zucchero. siate pronti con le ortiche per il forestiero – già si sente da lontato il trotto del suo trambusto. il toro giace in agonia. e la pecora ride e perde lana.
Samanta Cinquini
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