sono tornata a casa. dove il cielo non crolla. dove la terra non si ritira. dove le erbacce hanno nomi latini. dove le mani, fanno le mani. ed ho bagnato le radici. il mio arbusto cresce. adesso – ti chiedo di avere la forza – per non fare distinzione. ti chiedo la coerenza, il coraggio e la meraviglia. sono pronta. quanto meno, sono all’erta. e non ho nessuna intenzione di perdere la speranza. anche se fa male – averne tanta, tantissima; abbastanza per coloro che abbandonano.
Samanta Cinquini
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