Mi manchi. Con i biscotti salati nello zaino. Quel camminare confuso a ritmo di mp3. Le mani ossute e sempre dedicate al gesticolare. La faccia rosea e subito a pois rossi. I ritardi. Il non saper guardar negli occhi. La musa caotica, in partenza e sempre un poco disfatta. Con i pantaloni larghi. Gli anelli di legno. Amichetta dei pomeriggi dopo scuola. Mi ricordi il paese, i compiti sul diario, la passeggiata di nascosto ed il primo bosco. Quando la memoria è tattile. E ci sprofondi come sul cuscino a castello la sera tarda.
Samanta Cinquini
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