l’azzurro che ho intorno al puntino nero. il mignolo rotto mai aggiustato. i piedi che possono afferrare le cose. i nervi, tanti; e le ossa piccole e quasi fosforescenti. quel sorriso furbo, fanciullo ed un poco inquieto sul lato dove esce meglio. l’essere testarda fino a far volare l’asino. le ginocchia storte e dinamiche – diciamo cosi. quel fuori delle anche e di tante giunture chissà come disposte in un solo scheletro minuto. è inevitabile papà. ti porto addosso, sui 51 chili di 31 anni insieme qui.
Samanta Cinquini
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