Il limite. Sto dove gli altri entrano nel mirino. Così sento il canto delle sirene e lo stridore delle barche rovesciate. Fa male. Sentire ogni cosa. E non poter fare apparentemente niente. Anzi ingombrare il passaggio. Arriverà un giorno in cui saprò chiudere gli occhi. E fare lo spaventapasseri. Necessario al raccolto, ai bambini, all’ubriaco di notte. Ecco. Voglio essere uno spaventapasseri.
Samanta Cinquini
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