Ti aspetto. Con la coperta e le piume. La coca cola ed un film alla televisione. Le pagine da sottolineare e gli elenchi di Barbablu. Non c’è l’ora del rientro. Avrò forse piantato nuovi fiori e faremo il giro del cortile. Stavolta potremo buttarci nel fango. Lascia che parta. Lascia che il caos faccia meno frastuono. Lascia che mi tolga il cappotto. Non sono state bugie. Ci sono. E ti guardo. Rido ed un poco piango. Non sentirti sola. Hai lasciato l’elastico nella quarta di copertina. E dell’odore di kebab. Facciamo un gioco? Conto fino a cento e tu … corri … io ti troverò