e per un attimo torno ai poster. ai giornalini con gli adesivi. alla chiave ottone sulla lingua del diario, e del cassetto. sorrido. cerco di ricordare com’era essere leggera quanto lo zucchero a velo. senza riflettere il dopo, l’orario del rientro, le braccia conserte della madre, l’orologio fermo, il bacio in piu, il vivere veloce. per un giorno – mi dissi – per un giorno soltanto dimentica tutto il resto e fai solamente ciò che vuoi. ci sali con me lassù? mi tieni se spingo indietro? me lo fai sentire il vuoto sotto di me ed io sopra? Mi fai una serenata? voglia di euforia e semini di anguria.
Samanta Cinquini
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