c’è una sorta di zucchero nel punto che duole. da bambina annodavo il lenzuolo intorno la ferita affinché pulsasse con maggiore ostinazione. mi addormentavo contando i battiti del sangue vivo. non bisogna coccolarsi nel proprio male. è semplice. ci riesce naturale. dannazione a noi. esseri squisitamente egocentrici. senza mentire, la bellezza risiede nel dolore. perchè lì siamo finalmente qualcosa di tangibile. ci sentiamo esistere.
Samanta Cinquini
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