erano seduti come fossero testimoni dell’ultima cena. ognuno profeta in terre straniere della medesima fede. si scambiarono delle fotografie banchettandole con vino e pane. bambini colorati di bianco, nero, marrone e polvere. io non c’entravo. ma li sentivo rivivere sulla carta come le barchette che scorrono nei fiumi e forse nel fondo del mare diventano veri sottomarini.
Samanta Cinquini
sito in lavorazione