Prenotava l’intero vagone. saliva solo. eccetto il piccolo cane. dentro la borsa in pelle. a cui aveva scucito delle “prese d’aria”. metteva la cuccia sul primo sedile. direzione capotreno. e lui sedeva lato opposto. chiudeva le porte scorrevoli. appena il peso delle rotaie si faceva spesso, lui iniziava a spogliarsi. restando alla fine nudo. con la mano destra estraeva dalle gambe l’uccello. ed iniziava a “menarlo”. finendo ad ogni fermata. e poi riprendendo.
Samanta Cinquini
sito in lavorazione