Silvia prende e distrugge tutti gli affari di vetro. proprio non le piace restare zitta. lei parla come un aratro che schiaccia le erbacce. è padrona di un gatto, anzi no, non è padrona di niente. è sciolta. selvaggia. non si può addomesticare. i vestiti le stanno stropicciati e larghi. è fatta di pezzetti. colorati. si addobba come un albero di natale – ma è sempre Giugno per Silvia. Silvia ha occhi grandi e del Sud ma marcia trionfante a piedi nudi però come popolasse da sempre le Alpi. Silvia fa l’artista. Silvia viene da ovunque volendo. è come quando fissi la luce a lungo, chiudi gli occhi, e ti resta lì dentro con te un flash.
Samanta Cinquini
sito in lavorazione