ho nostalgia per il monte percorso a fatica e respirando i piedi. ho nostalgia per il tappeto rosso ed i bordi di marmo a cui prestare attenzione. ho nostalgia per gli elastici che fermano i pantaloni e garantiscono la danza. ho nostalgia per la condivisione, il pianto ed il sudore. ho nostalgia per la lentezza, la cura e la presenza. ho nostalgia per il sacro, l’aereo sulla testa, e la nuova montatura degli occhiali. ho nostalgia della battaglia, della crescia, e delle suorine. ho nostalgia dell’errore, del ponte, del viaggio. ho nostalgia delle promesse, dell’atto di fede, delle barchette.
Samanta Cinquini
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