Agitata. Perché la teoria ha un peso. Detta male. Recitata bene. Allora più che altro preparo il silenzio. E poi un segno. Dopo anni un cenno. Ed io ritorno piccola. Piccina. Minuscola. Ritorno il formichiere. Ed improvvisamente la carta cede. Rivedo le sedie più grandi di me. E sto bene. Per il secondo giorno di fila, sto bene. Grazie ad un sentimento tiepido. Ad un imprevisto. Al canale. Al ricordo. All’amica di avventure. Ai maestri. Sono distante ma non sono andata via. E contemplo tutto e stavolta provo a farlo senza guardare troppo avanti. Non c’è bisogno. Siamo qui.
Samanta Cinquini
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