Chi ha cucito la mia bandiera

Mia madre ha le dita grosse. Con l’uncinetto è una saetta. La mattina dopo il rosario ed il ferro da stiro prende il filo, la matassa di cotone; strofina i polpastrelli e si mette in posizione. La tenda con la madonna e tutti i santi ricamati porta in casa quello sprazzo di luce che fa bene anzi meglio all’ordito. Il telefono squilla “è pronta la bandiera”. Lo so; tu non ci verrai a vedere questa cosa e nelle preghiere ancora ti chiedi perché sia nata storta ma con me lasci le mani. Ci troviamo al varco, nella veglia; e sul sudore sento l’odore del detersivo di casa – “mamma” ti chiamo e sono figlia e ti sono grata e differente prego d’essere per te un giorno gloria.

Vedere chi cresce

In fondo le farfalle sono insetti. Non sono una collezionista. Piuttosto un allevatore. Nel punto più scuro della foresta. Sono ingombranti le larve. Poi vengono tolte dal vento e ne resta appena delle briciole. Mi sento fortunata a vedere tutto questo.

Mi salverai dai bruchi

Questo gesto minuto, bianco, afono ripetuto mille ed una volte ed ancora rasenta la perfezione come una nostalgia ancestrale ti vedo angelico fra gli uomini. Figlio con la spada ed il miele; mi salverai dai bruchi – dalle false testimonianze – dalla sconfitta. Allora la bandiera sarà più alta, più veloce, più instancabile e con te la terra verrà bagnata di blu celeste.

L’etica e l’artista

Vi é un’intelligenza umana che deve precedere l’animale artista affinché non si creino nuovi miti o anticristo e piuttosto si lavori al dialogo e si lasci ai poeti l’ultima parola poiché sapranno prenderla dalla nostra gola secca.

Il senso dell’ombra

Di base bisogna saper stare anche in ombra altrimenti sarà tutto finto e troppo accecante quando arriverà il giallo. Si tratta della cura, della generosità e di ritmo.