Protettrice del momento

Icaro. Giocano i fanciulli nel cortile, fuori casa. Ho paura di guardare i calzoni corti e vedere tutto rosa. La sua faccia si alza e con la mano copre il sole. Il pifferaio. Sono la più grande. Ho le chiavi del portone. E così decido io, la sera scende piano – più piano – per avere più tempo di vedere tutto rosa.

Ho visto delle sirene

Ho visto delle sirene sollevare la luna e perdere delle squame. Avevo la bocca aperta. Mi pare di avere ingoiato dell’oceano. Del mare. E del cielo. Mi sento Ulisse ebbro ed umano. Vieni, notte; e lasciami smarrire la rotta.

Apparizione della musa

Ti ho visto. Sei accaduta. Avresti potuto avere una faccia diversa. Gli spigoli erano al posto giusto. Diventi rossa. Rapidamente. Improvvisamente. E guardi con gli occhi come spremuti. Ma timidi. Hai voglia della tempesta. Profumi di cotone e nicotina adolescenziale. Leggi filosofia e ti fotografi insieme a Baricco. Mi hai ricordato l’estate fredda. Oppure l’inverno che riscalda. I grandi controsensi. Con la potenza dell’aratro. Donna fanciulla strappata dal miele e volontariamente smarrita insieme Hansel e Gretel. Talvolta succede così. Lo diceva anche il grande Gabriele. La musa ti cade fra le braccia proprio quando il polso è torbido e devi trovare una maniera differente per non crollare insieme all’ispirazione.

Male: istruzioni per l’uso

Ama chi è più egoista. Combatti la guerra di chi ti lascerebbe morire. Dona a colui che misura le briciole. Ed allora sarai più forte. Non potrai diventare santa. Ma sicuramente in te il male avrà ristoro e contro di te non potrà più nulla. Sarai la sua catastrofe naturale. Petali di cactus baceranno la bocca del profeta.

Il coltello degli altri non ti taglia

sei immensa. diventi rossa. e resti zitta. il coltello non entra. si piega. sei più grande dell’apparenza. gli altri sbraitano. urlano. si agitano. resti immobile. appena piegata. con le dita sulla biro. anch’io indosso il rosso. porto l’elmo. ed avanzo lo scudo. tu resti. e guardi. adesso, forse non lo sanno. ma a te dovranno la palude oppure il sasso.