Lassú, in alto a nord-est

quando la prossima volta mi fermerò improvvisamente e mi metterò a guardare senza interruzione un pezzo indefinito di cielo lassù – smettete di fare frastuono e cercate anche voi un pezzo indefinito di cielo lassù da guardare. potreste sorprendervi e tornare alle cose importanti ed indefinite di lassù.

La fonte, di una sostenibile giovinezza

Desidero semplicemente conservare sulla faccia – sempre – quell’espressione che talvolta accade – mi accade – di onesta maraviglia. Anche quando diverrà una ruga sarà la ruga più bella e lieta ed io potrò continuamente tornare bambina. Per davvero.

Aspettami

ti devo chiedere perdono per aver perso il perimetro. è vero, mi aspettavi oltre questa stanza. ed io ne sto per erigere un castello. non sono capace di essere come gli altri. fare le cose e punto. farle fino in fondo. a volte le cose vanno lasciate così – a galleggiare – anche a rischio. ti chiedo però di non dire brutte parole, di non rompere la metà, di avere pazienza e di ricordare quella notte. quando hai detto che ero meglio di una droga. e mi hai fatto sentire perfetta. perchè ti raggiungerò. ed avrò bisogno – del tuo cinico e gigantesco occhio da satiro.

Tranquillamente ti annuso

si tratta di sentire il fiato sotto al naso. tornare fino agli odori. essere così vicini da vedere i peli sul mento delle ragazze. i puntini sulle labbra. ed avere la sensazione che si sposti l’aria se parli. dovere strofinare gli occhi per tornare nitidi. e stare nel vapore della similitudine. pelle contro pelle. senza implicazioni di sesso.

La condizione per scrivere

ho bisogno di tornare sullo scoglio. e credere, davvero; fino in fondo – che oltre la linea dell’acqua esista del mondo inesplorato. libero. selvaggio. ed irraggiungibile. allora tornerò a scrivere le condizioni perchè non avvenga la fine.